Omogenitorialità, diritti delle coppie omosessuali, famiglia “tradizionale“, Family day, Gay pride… tutti temi che nell’ultimo periodo sono diventati più che mai attuali. Ma come si traducono nella quotidianità? La vita di una famiglia con due genitori dello stesso sesso è così diversa da quella di una famiglia “tradizionale”?
Per fare chiarezza sull’argomento abbiamo chiesto il punto di vista di Sara, che con la sua compagna, Chiara, ha un bimbo di 2 anni e uno in arrivo, una casa alle porte di Milano, e parecchi cani che scodinzolano in giardino. Ecco cosa ci ha risposto.

INIZIAMO CON LE DEFINIZIONI: COSA SIGNIFICA OMOGENITORIALITA’?

Significa che due persone dello stesso sesso decidono di avere dei figli, di crescerli insieme, di avere un progetto di vita e crescita comune. Noi siamo una famiglia omogenitoriale, i nostri figli hanno due mamme.
La mia compagna è la mamma biologica dei nostri bambini e io sono la mamma ‘elettiva’. Nelle scritture private che abbiamo fatto per cercare di tutelare la nostra famiglia abbiamo utilizzato questo termine proprio per indicare la scelta e l’impegno che anche il co-genitore ha nei confronti dei bambini. In un mondo ideale, e in molti altri Stati, potrei parlare di mamma biologica e mamma adottiva ma in Italia…

SE UNA COPPIA GAY VUOLE AVERE UN FIGLIO, QUALI SONO I METODI DI CONCEPIMENTO POSSIBILI? E CHE ITER E’ NECESSARIO SEGUIRE??

Una coppia gay deve ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, lo stesso percorso che intraprende una coppia eterosessuale in cui uno dei due partner ha problemi di fertilità.
Si ricorre quindi a gameti di donatori. Donatori di seme in caso di una coppia di donne e donatrice di ovuli, con l’aiuto di una portatrice, nel caso di due uomini.Questo percorso ancora oggi non è praticabile in Italia. Ma in Europa e nel mondo ci sono moltissimi paesi in cui la fecondazione assistita è aperta anche a coppie omosessuali.

COME VIENE RECEPITA LA FAMIGLIA OMOGENITORIALE DALLA LEGGE ITALIANA?

Non viene recepita! Non viene contemplata e riconosciuta in alcun modo. Per lo Stato Italiano io, la mia compagna e i nostri bambini siamo rispettivamente una donna single che convive con una ragazza madre. Con tutto quello che questo comporta sul piano pratico, fiscale e legale. Io non posso viaggiare da sola all’estero con i miei figli senza l’autorizzazione scritta della mamma biologica, non posso andare a prenderli a scuola senza la sua delega. Non posso prendere decisioni mediche per loro.
Se dovesse succedere qualcosa alla mamma biologica un giudice dovrebbe stabilire a chi affidare i bambini. Io pago le tasse come se non avessi figli a carico e la mia compagna, che non lavora, potrebbe richiedere assegni di mantenimento in quanto senza reddito e con figli. Insomma una distorsione della realtà. Perché di fatto siamo una famiglia in cui ognuno ha i suoi ruoli, le decisioni sono condivise e la vita quotidiana è scandita da ritmi e esigenze uguali a quelle di ogni altra famiglia.

A BREVE MILANO OSPITERA’ IL GAY PRIDE: IN COSA CONSISTE? CHI PUO’ O DOVREBBE PARTECIPARE SECONDO TE?

Quest’anno il gay pride ha uno slogan molto significativo “It’s #HUMAN Pride”. L’Onda Pride attraversa moltissime città italiane – il 27 giugno a Milano – ed è una mobilitazione per richiedere diritti. Diritti umani, come recita lo slogan, diritti di uguaglianza. Dovrebbero partecipare tutte le persone che ritengono che l’uguaglianza non sia un privilegio ma una condizione umana inalienabile.

MOLTE FAMIGLIE “TRADIZIONALI” CRITICANO L’OMOGENITORIALITA’ IN QUANTO PORTEREBBE A UNA SORTA DI SCOMPENSO PSICOLOGICO O EMOTIVO DEL BAMBINO, SENZA UNA FIGURA PATERNA O MATERNA – A SECONDA DEI CASI – A CUI FARE RIFERIMENTO. COSA NE PENSI?

Non credo si tratti ormai di cosa ne pensiamo, di opinioni. Ci sono tanti studi a riguardo, non solo teorici ma anche empirici, che affermano che l’essere cresciuti da genitori omosessuali non danneggia la salute psicologica dei figli e che, per citare l’American Academy of Pediatrics, «il benessere dei bambini è influenzato dalla qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza e competenza di questi e dalla presenza di un sostegno sociale ed economico alle famiglie».
Esprimere una propria opinione personale senza fondamento è sicuramente concesso ma lascia il tempo che trova davanti all’evidenza empirica. Ci sono già migliaia di adulti figli di coppie omosessuali nel mondo: alcuni di loro saranno persone equilibrate e serene, altri no. Esattamente come i figli di coppie eterosessuali.

NELLA VOSTRA FAMIGLIA C’E’ UN BIMBO DI 2 ANNI, E UN SECONDO E’ IN ARRIVO. COME SONO I RAPPORTI CON GLI ALTRI GENITORI, CON LE MAESTRE ECC ECC? AVETE MAI AVUTO PROBLEMI DI DISCRIMINAZIONE?

Non abbiamo mai vissuto nessuna discriminazione. La nostra famiglia è sicuramente differente da molte altre nella sua composizione e a volte deve essere spiegata, raccontata. Ma superato il primo momento di ‘decodifica’ non ci sono difficoltà. Dalla nostra esperienza, in ospedale, al nido, nel nostro paese, tra i colleghi, le persone sono molto più aperte delle nostre leggi.
Credo che alla fine niente è meglio che vedere con i propri occhi. Perché la conoscenza ridimensiona la paura del diverso.

INFINE, COME IMMAGINI IL FUTURO DEI TUOI BAMBINI? SI POTRA’ ARRIVARE PRIMA O POI A UNA SOCIETA’ IN CUI DUE GENITORI DELLO STESSO SESSO NON FARANNO PIU’ NOTIZIA?

Per i bambini speriamo in un futuro in cui il rispetto e l’uguaglianza siano valori e basi fondanti della società, in cui la diversità sia percepita come un’opzione tra tante e non come qualcosa da temere. Speriamo che anche in Italia, come in moltissimi altri paesi, si arrivi ad avere delle leggi che riconoscano e rispettino la loro famiglia. Che sia riconosciuto loro il diritto di quella che è già la loro immutabile realtà: avere due mamme.

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Web editor per lavoro, pendolare per rassegnazione, lettrice e grafomane per passione. Scrivo dove capita, quando capita, quel che (mi) capita. Ho un tormentato amore per le meringhe e guai a voi se mi tenete troppo lontana da un palco… anzi, fatemi recitare in una pasticceria!

6 Comments

  1. Anonimo

    Non so se arriveremo ad avere delle leggi che accettino questa condizione di famiglia come lo è per il razzismo che non è stato ancora sconfitto, purtroppo.!!!

  2. in Italia siamo ancora lontani dall’avere una società libera da pregiudizi. io sono a favore ma credo che i bambini vivrebbero un inferno perchè qui ancora ci si scandalizza se un uomo si mette una crema viso, figuriamoci…

  3. Sabina Sirianni

    Penso che la strada sia ancora molto lunga, purtroppo.
    I pregiudizi sono molto diffusi, una famiglia non tradizionale viene sempre vista con sospetto e supponenza… mi auguro si possa arrivare presto alla completa liberta’ di vivere la vita come una persona desidera viverla.

  4. Penso anch’io che la strada sia ancora molto lunga , perchè i pregiudizi sono molto lenti a cadere. Mi auguro , anzi ne sono certa che coll tempo ci sarà parità di diritti per tutti. Un saluto, Daniela.

  5. stefania

    Purtroppo ci sono tanti pregiudizi e tante ingiustizie non solo per chi è omosessuale o per chi è solo una ragazza madre, ma purtroppo anche per tante persone che a fine mese non c’è la fanno e non le aiutano, prendendosi i loro bimbi e portandoli nelle case famiglie, come è capitato qua da noi l’altro giorno, una ragazza purtroppo dalla disperazione voleva buttarsi dal balcone di casa perchè gli assistenti sociali a poche ora andavano a prendersi s si suoi bambini: La strada mi sa che è lunga cara!!!

  6. Chissà come sarà in italia un domani ,se cambieranno pregiudizi e altre cose negative …. lo spero ,ma è sempre peggio

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