Avete mai sentito parlare delle tiny house?
Tradotto dall’inglese significa appunto case minuscole, per intenderci sono come quelle che sognavamo noi ragazze da bambine, certo, possono essere costruite anche su alberi, vengono elaborate prima su carta dagli architetti e poi costruite con diversi materiali, a volte anche di recupero; ma l’effetto è assicurato.

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Chiamate anche free cabin possono essere costruite su due ruote, (trasportabili facilmente per gli spazi ristretti), su alberi, a palafitte oppure semplicemente ancorate a terra. Solitamente si trovano  lontano dai centri abitati, sono isolate, fuori dalla quotidianità e dalla vita frenetica, insomma sono oasi di pace per quelli che non amano il caos e il tran tran cittadino.
Il sogno della piccola casa costruita in legno, affascina oggi più che mai. Essendo sempre più ricercate gli architetti contemporanei studiano sempre nuove forme e soluzioni per renderle più sofisticate  e uniche, a questa che sembra essere un vero e proprio trend.
Negli Stati Uniti esistono ditte specializzate in piccole costruzioni, le forme variano da quelle supertecnologiche a quelle più rustiche, una ditta londinese ha costruito una tiny house di 3mq, perciò un elaborato progetto per l’organizzazione dello spazio è molto importante.
Anche in Italia esiste una ditta (sullalbero.it) che costruisce case in miniatura, in 14mq c’è lo spazio per camera, bagno, salotto e anche la possibilità di avere una veranda, da non credere vero?!
In genere vengono costruite ispirandosi al paesaggio e alla quiete circostante, alcune costruite in mezzo ai boschi sembrano farne parte, senza “disturbare” l’ecosistema, altre sono vere e proprie opere, costruite a partire da semplici container.
Dietro a questo business c’è uno studio di esperti che spiega il motivo per cui queste casette sono tanto desiderate in età adulta; la casa sull’albero ci riporta alle origini, un tempo era un modo per proteggerci da potenziali nemici e da una natura ostile.

Più in generale la tiny house può essere anche un espressione di una nuova filosofia dell’abitare, dopo aver desiderato per secoli grandi ed elaborate case, forse è giunto il momento di riscoprire i vantaggi di uno spazio piccolo, caldo e confortevole.
Una sorta di guscio protettivo da portare con sé, fatta apposta per l’uomo nomade, meno ancorato ad un luogo.

Per molti la crisi economica è stata colta come un modo per esprimersi al meglio, per inventare nuovi lavori, in un mondo tutto digitale, riscoprire le cose semplici e meno frivole potrebbe essere un vantaggio e la tiny house ne è una prova.

E voi cosa ne pensate? Abitereste in una tiny house?

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 written by Alessia Lucchini

Author

Se nella botte piccola si trova il vino buono, dentro di me scorre Brunello di Montalcino. Il pc è il mio compagno ideale, oltre a non russare e far briciole, mi aiutat durante la laurea in graphic design e a iniziare la mia avventura con www.gowoman.it. Social blogzine che ho fondato nel 2013, da una donna per le donne( e non). Quando non scrivo di moda, arte, tendenza e attualità con le mie collaboratrici, partecipo a eventi e cerco di non fermarmi. Se non per dormire. Tutto il resto è da scoprire!!

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