Se fosse possibile vivere in un libro, voi quale scegliereste?
Nonostante io ami “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin, per esempio, non vorrei mai essere una dei suoi personaggi, perchè probabilmente morirei alla pagina numero tre. 😛 Così, se proprio dovessi scegliere, opterei per un romanzo di Jane Austen: potrei indossare stretti corsetti e lunghe gonne, avrei sempre i capelli acconciati alla perfezione, trascorrerei interi pomeriggi a ricamare, leggere o suonare il piano, passeggerei tutte le mattine tra i giardini della tenuta di famiglia e prenderei il tè alle cinque con le mie amiche. E, dulcis in fundo, l’amore: un capitano, un proprietario terriero, un reverendo o un colonnello.

Insomma, il lieto fine di ogni eroina austeniana che si rispetti. La protagonista di “Austenland: Alla ricerca di Jane” la pensa esattamente come me. Il film, tratto dall’omonimo libro di Shannon Hale, pubblicato nel 2007, racconta di Jane Hayes, trentenne americana, da sempre ossessionata da Jane Austen e dai suoi libri.

Alla ricerca di Jane

Reduce dall’ennesima storia andata male, Jane decide di dare una svolta alla propria vita, e lo fa a modo suo, acquistando un biglietto per un viaggio nell’Inghilterra della sua scrittrice preferita, in un resort a tema: il depliant promette l’immersione totale in un vero e proprio romanzo della Austen, con tanto di lieto fine. Jane spende tutti i suoi risparmi in questa avventura senza tempo, eccitata all’idea di vivere finalmente la sua favola, attirata dall’idea di allontanarsi dalla vita di tutti i giorni, dalla modernità, dalle storie mediocri in cui è incappata, dall’idea di mettere ogni cosa da parte per lasciarsi andare ad un sogno. Arrivata al resort, non riesce a credere ai suoi occhi: smessi i panni della ragazza del ventunesimo secolo, diventa Miss Erstwhile, giovane donna che vive in una tenuta stupenda, tra attori pagati per rendere tutto più realistico e altri ospiti paganti che desiderano vivere la sua stessa esperienza surreale. Dopo l’iniziale entusiasmo, si rende conto che non è tutto rose e fiori, che stare lontano dalla “tecnologia” è un po’ faticoso, che trascorrere le giornate a ricamare non è così elettrizzante come pensava e che confondere la realtà con la finzione è fin troppo facile, soprattutto quando ti ritrovi a tu per tu con dei personaggi come quelli che popolano la tenuta: l’affascinante stalliere, Martin, che col suo fare ammaliante riesce a strappare più d’un bacio alla nostra amica; il capitano East, dai modi affettati e chiaramente poco interessato alle donne ma costretto dal copione a fare il donnaiolo; il colonnello Andrews, dalla pelle color cioccolata, intraprendente e fin troppo “moderno” rispetto al contesto; il nipote della proprietaria, Mr. Nobley, che ricorda in maniera impressionante l’uomo che tutte noi sogniamo, da quando la Austen ci ha fatto fare la sua conoscenza, Mr. Darcy.

Mantenere i piedi per terra e ricordarsi che ogni gesto, ogni sguardo o carezza fanno soltanto parte del “pacchetto base” che ha acquistato coi suoi risparmi, è arduo. Resasi conto di non riuscire a farlo e sentendosi sciocca per questo, decide di mollare tutto e tornare a casa. Come ogni commedia romantica che si rispetti e come ogni libro di Jane Austen che si rispetti, la parte finale è sempre la migliore, quindi non posso dirvi altro, dovete vedere il film e dirmi cosa ne pensate. Se siete fan sfegatate di “Orgoglio e pregiudizio”, se non avete potuto fare a meno di leggere per due volte “Persuasione”, se credete che un libro più bello di “Ragione e sentimento” debba ancora essere scritto, se avete visto “Il club di Jane Austen” e pensate che avreste voluto far parte anche voi di un club del libro così, allora buona visione! 😉

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Mi chiamo Tiziana, ho 25 anni, vivo a Napoli e, per gli amici, sono Tiz. Ho una laurea in Beni culturali e l’irrefrenabile istinto di mettere nero su bianco un'emozione. Accade che inizio mille cose e raramente ne concludo qualcuna, non so fare conti di matematica, sono alla ricerca di qualcosa che non so cos'è ed è per questo che mi definisco un'avventuriera, sono tremendamente pigra e odio le etichette, le generalizzazioni, il razzismo d’ogni sorta e sono attratta da tutto quello che è diverso da me. Amo cucire e lavorare a maglia, si, lo ammetto… posso definirmi una tipa vintage?! Sono imbranata, fan del Karaoke e uno dei miei sogni è quello di scrivere. E così, in attesa dell’ispirazione, leggo. Su GoWoman avrò la possibilità di parlarvi di cinema, libri e telefilm, condividendo con voi pareri, idee, opinioni e critiche. Si tratterà di chiacchiere tra amiche, insomma, quindi non siate timide e commentate! Ci ritroviamo qui, ogni settimana! Se avete Twitter ed Instagram e vi va di seguirmi anche lì, ecco i link: - https://twitter.com/Tyi87 - http://instagram.com/tiziana2112

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