Ad un anno di distanza dal precedente cortometraggio, che mostrava la storia di un uomo che, pensando di colmare la distanza che lo separa dal padre (con il quale si presume abbia vissuto il tipico rapporto conflittuale) usando uno tra gli ultimi dispositivi tecnologici a sua disposizione, alla fine capisce che non può far altro che presentarsi alla porta dalla quale uscì anni prima, WIND torna con un nuovo mini-film ancora incentrato sulla nostra convivenza con le nuove tecnologie. ##unagrandegiornata 

Questa nuova puntata ci racconta la storia di un ragazzino dodicenne, che mentre è impegnato a giocare col suo tablet riceve un messaggio dagli amici per andare a giocare al campetto (come si è sempre fatto prima d’ora) e si ritrova a dover scegliere tra le due cose.
Dopo qualche riflessione il ragazzino deciderà, intelligentemente, di vedere gli amici, e con loro passerà uno di quei pomeriggi indimenticabili che serberà nel cuore per il resto della vita.
Per ognuno di noi “più grandi” la scelta sarebbe stata molto semplice, ma evidentemente così non è per i nuovi giovani, nativi digitali, sempre più affezionati e legati ai brillantissimi schermi ed ai giochi iperrealistici che li coinvolgono, a volte, fino alla morbosità.
Lo spot mette in evidenza quanto la tecnologia possa avvicinarci anche al più lontano dei nostri conoscenti, ma che il rapporto umano, le emozioni, gli abbracci, le ginocchia sbucciate sul campetto o il rigore parato dopo il grido “chi segna vince” non saranno mai sostituiti da quegli accessori che silenziosamente stanno costruendo proprio quelle barriere che avrebbero dovuto disintegrare con la forza di uno tsunami.

Anche in questa occasione WIND, in collaborazione con Ogilvy (uno tra i più grandi e influenti network di comunicazione e marketing al mondo), ha affidato la regia a Giuseppe Capotondi, il quale regala nuove e forti emozioni riuscendo a ricordarci quanto sia bella la gioia di vivere dei ragazzini, e che dovremmo tutti quanti fare di più per tenerne sempre un pò con noi. Un pezzo storico come “Rocket Man” di Elton John fa da colonna sonora, dando un ulteriore spinta al cuore dello spettatore che non può rimanere del tutto impassibile di fronte a tutto questo.

 

Buzzoole

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Con un nome che è tutto un programma, non potevo che essere la "mosca bianca" nel team di Gowoman. Il mondo mi conosce come Giansy (troppo tempo perso a pronunciare il nome completo), Milanese Doc e fiero appartenente alla classe operaia. Diplomato in elettrotecnica e automazione ma totalmente inadatto al lavoro d'ufficio, lavoro come tecnico di carrelli elevatori nelle campagne a sud di Milano. Appassionato di film, libri e serie TV prevalentemente fantasy,fantasciantifiche, thriller e d'azione, sono innamorato degli sport motoristici pur senza praticarli. Mi diletto invece nelle arti marziali,in particolare nella muay thai, ma questo potreste averlo già sospettato dalla mia foto! Mi piace anche scrivere, ma non avrei mai pensato di entrare a far parte del team di un blog... La mia natura mi spinge a vivere questa nuova esperienza con ottimità e positivismo!!

1 Comment

  1. Entrambi gli spot sono davvero emozionanti, e ci fanno riflettere sul tempo in cui viviamo, tutti presi ad ignorarci di persona ma pronti a spiarci sui vari social… Ma personalmente li trovo un pochino ipocriti, faranno molte visualizzazioni certo, ma se davvero ci rendessimo conto di quanto la tecnologia ci stia trasformando in automi andrebbe tutto a discapito dei vari operatori oltre che dei produttori!!!!

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