Primo dicembre, Giornata mondiale contro l’AIDS. L’HIV non è una cosa che capita agli altri.

Si celebra ormai da 39 anni il World Aids Day. Come ogni anno, il primo dicembre ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa infezione che nel 1987 era mortale. Ma l’ Aids fa ancora paura e la sua diffusione è sempre più sottovalutata, ecco perchè abbiamo deciso di farci portavoce della battaglia.

Tra i più giovani, non è un pericolo percepito come reale e attuale. Per questo ho chiesto a Martina Sartiostetrica per scelta e vocazione, di rispondere ad alcune domande riguardo questa infame infezione, per sottolineare ancora una volta l’ importanza della lotta all’ HIV/AIDS.

Tra le nuove generazioni capita sempre più spesso che l’età dei primi rapporti sia precoce. Come si spiegano queste situazioni, i rischi e le precauzioni da prendere, a dei ragazzini che non hanno neanche i peli sotto le ascelle?

La velocità di comunicazione, le informazioni alla portata di tutti, i click che sostituiscono libri sfogliati e le googlate che prendono il posto delle ricerche in biblioteca hanno sicuramente un impatto. Le informazioni sono facili da reperire: foto, video, social e qualsiasi cosa ci venga in mente contengono contenuti che riguardano la sessualità e sono allo stesso tempo alla portata dei giovanissimi. E si sa, quando c’è l’ ormone in fermento, il desiderio di fare esperienza non fermandosi alla teoria o alle immagini è tanta.
Lungi da me condannare  la tecnologia o la presenza del sesso nella nostra vita e nella nostra quotidianità. Il sesso è un bene, esiste, è una cosa positiva che va liberalizzata e non demonizzata, ma certamente sarebbe opportuno avviare i giovani ad una sessualità informata, che è piacere, che è amore per se stessi, che è rispetto, che è salute e che non deve avere nulla a che fare con la prestazione, l’obbligo, il pericolo, la malattia.

Siamo nel 2017 ma sembra che non tutti prendano l’AIDS sul serio: circolano leggende metropolitane, dicerie, falsi miti e addirittura viene considerato ancora un taboo. Quali sono le cose che ognuno di noi deve sapere? Quali quelle meno conosciute ma altrettanto importanti? Ci sono pratiche che si usano ma che non vengono considerate pericolose?

La cosa che a mio parere dovremmo avere sono i profilattici gratuiti! Sembra utopico in un mondo in cui tutto si compra, ma quello che davvero secondo me andrebbe fatto è evitare con tutti i mezzi, le forze, le risorse che le malattie sessualmente trasmissibili possano diffondersi.
Perché il sesso è normalità, è quotidianità, è un bisogno ed è la natura e pensare che possa ancora oggi essere pericoloso poiché non opportunamente gestito mi mette i brividi. Tuttavia, non voglio addentrarmi in un argomento che riguarda la politica, le leggi, le risorse e i soldi.
Uscendo dal mondo ideale e tornando qui con voi la cosa che tutti dobbiamo sapere è che le malattie esistono e non capitano sempre e solo agli altri. Avere un atteggiamento di rispetto verso se stessi e verso le persone attorno a noi passa attraverso comportamenti responsabili. Un preservativo può essere la soluzione. Così come può essere sottoporsi a degli esami per conoscere il proprio stato di salute.

L’AIDS non è un taboo, ma resta comunque un argomento delicato da affrontare. Cosa consigli di fare quando si inizia una nuova relazione seria? È opportuno fare sempre l’esame?

Finché non saremo sicuri di aver sconfitto le malattie sessualmente trasmissibili e finché preservativi e metodo contraccettivi di barriera non saranno utilizzati da tutti con attenzione e criterio direi di sì, gli esami possono essere una possibilità! Non solo all’inizio di una relazione stabile, ma anche routinariamente o laddove non si sia tenuto un “comportamento sessuale” sicuro.

Conoscere è il primo step per prevenire!

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Se nella botte piccola si trova il vino buono, dentro di me scorre Brunello di Montalcino. Il pc è il mio compagno ideale, oltre a non russare e far briciole, mi aiutat durante la laurea in graphic design e a iniziare la mia avventura con www.gowoman.it. Social blogzine che ho fondato nel 2013, da una donna per le donne( e non). Quando non scrivo di moda, arte, tendenza e attualità con le mie collaboratrici, partecipo a eventi e cerco di non fermarmi. Se non per dormire. Tutto il resto è da scoprire!!

1 Comment

  1. un argomento molto interessante ma purtroppo non viene ancora percepito dalla gente che e’ una malattia che puo essere sconfitta usando i preservativi.Ai giovani voglio mandare un messaggio: AMATE ma PROTETTI…… non so perche’ non lo usano …
    Spetta a noi donne far capire al partner che usare il preservativo vuol dire VOLERSI BENE
    E RISPETTARE L ‘ALTRA PERSONA.
    io sono un genitore e penso che spetta anche a noi preparare i nostri figli, mettiamo in tasca e nella borsa il preservativo anche per una gravidanza indesiderata.

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