Generazioni di poeti lo hanno cantato, moltitudini di artisti lo hanno raccontato e interpretato. Ha ispirato sogni, leggende, miti. Intorno ad esso si sono riuniti uomini e donne per festeggiare, rilassarsi, esaltarsi, per comunicare e dimenticare, per sprofondare nell’ oblìo.

Il vino è vivo ed il suo contenuto evolve con il passar del tempo. Ma sai cosa c’è nel tuo calice?

Nella composizione del vino entrano oltre 600 sostanze. Molte di queste sono già presenti nell’ uva (ad esempio l’acqua, ma anche i polifenoli, gli zuccheri, le sostanze minerali), altre sostanze, invece, si formano durante la fermentazione del mosto oppure durante la maturazione del vino o, ancora, durante l’invecchiamento.

L’acqua costituisce il componente principale, presente fino all’85%. Poi l’ alcool etilico, in percentuale variabile, può arrivare fino al 15%, i colloidi dallo 0,1 allo 0,3 %, i polifenoli, responsabili del colore del vino, sono presenti dallo 0,04 allo 0,4% (meno nei vini bianchi, di più nei rossi), le sostanze aromatiche, che ne determinano i profumi, meno dello 0,02%. Con un pH decisamente acido, tra 3 e 3,5, il vino contiene acidi; alcuni (acido malico, tartarico, citrico, acetico) derivano dall’ uva, altri si originano in seguito alla fermentazione.

Qual è l’apporto energetico di un bicchiere di vino?

Un consumo moderato di vino, soprattutto associato ai pasti, può essere benefico. Attiva la digestione, stimola la diuresi, tonifica i muscoli. Tra le 600 sostanze presenti nel vino troviamo i cosiddetti componenti minori (tali unicamente perché presenti in minime quantità, non perché poco importanti) che svolgono funzioni positive nei confronti del nostro organismo. Soprattutto nel vino rosso sono presenti sostanze che facilitano l’abbassamento del livello di colesterolo nel sangue. Inoltre i polifenoli hanno un’importante attività antiossidante. Infine, il consumo di vino migliora l’umore.

100 g di vino, corrispondenti circa ad un bicchiere, apportano 70 kcalorie.

Bere vino è un piacere e deve essere sempre associato ad un atteggiamento responsabile, soprattutto rispetto alla guida di un veicolo. Da non sottovalutare, inoltre, gli aspetti negativi sulla salute che un eccessivo consumo di alcol a lungo andare può provocare, con degenerazione del fegato, danni al sistema nervoso, scompensi al sistema cardiocircolatorio.

Insomma, nel caso del vino, è proprio opportuno parlare di “un bicchiere mezzo pieno”.

Author

Sommelier e assaggiatrice di olio extravergine d’oliva, tra le mie passioni c’è la scrittura, un’altra è la musica delle tradizioni popolari. Oltre che su gowoman potete leggere miei articoli sulla testata www.il vaglio.it con la quale collaboro con la rubrica Olea olente oliva e su www.folkbulletin.com con recensioni di CD e concerti di musica popolare.

5 Comments

  1. BELLISSIMO ARTICOLO. SCRITTO MOLTO BENE,HO IMPARATO COSE NUOVE.GRAZIE

  2. antonella

    E’ proprio vero: nun kre metusten! Nunc est bibendum!!! Bellissimo articolo, complimenti alla redattrice.

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